Di cosa parleremo
*Articolo aggiornato al 2 febbraio 2022
La SEO non è una brutta parola. Non temetela. È una componente basilare per ottenere risultati sul proprio sito web ed attrarre potenziali clienti. Ne sono tutti ossessionati e spesso c’è confusione tra quello che può fare un copywriter e un SEO specialist.
In questo articolo comprenderemo come possiamo migliorare la qualità dei contenuti inseriti sul tuo sito in ottica SEO e quali figure ti occorreranno se hai bisogno di fare maggiore chiarezza sulle tue sorti web.
Spesso mi chiedete come migliorare la SEO del vostro sito senza sganciare un quattrino. Eccovi accontentati con questa mini guida SEO.
E se, invece, non siete interessati all’ottimizzazione fai da te, essere più informati vi servirà comunque per evitare di prendere delle cantonate da sedicenti specialisti web. Uh e se ce ne sono: a migliaia.
Sono 9 i parametri che dovrete prendere in considerazione per realizzare una pagina web accettabile per i motori di ricerca. Vediamo insieme quali sono.
SEO specialist vrs SEO copywriter
Partiamo comprendendo chi è il SEO specialist: innanzitutto un tecnico che si occupa di di link building, di contenuti, di ottimizzazione delle meccaniche, di ricerca degli interessi del target, ottimizzare la struttura del codice html, di audit, di SEO off-page e di molto altro. Macina migliaia di info e riempie quintalate di fogli excel per posizionare sul medio lungo termine testi e siti web.
Il SEO copywriter è una figura ibrida a metà strada tra il copy tradizionale e il SEO specialist. Certo conosce principi ed usi della SEO, ma non significa che possa fare tutto da solo. Il copywriter è chiamato a integrare nei suoi testi, nel modo più corretto, le parole utili all’ottimizzazione SEO. Un buon copy sa che non basta conoscere termini “chiave” più cool ed inserirli. Le keywords nel testo dovranno essere inserite contestualizzandole e nella giusta quantità.
Non spetta (non spetterebbe) al Web Copywriter effettuare la keyword research, del costumare journay (l’itinerario che il cliente percorre quando instaura una relazione con un’impresa nel tempo e nei diversi “ambienti” di contatto) o l’analisi dei risultati sul motore di ricerca.
Dovrebbe essere il SEO Specialist, in concomitanza al reparto marketing e al web master, che curano l’intera struttura e vita del sito, a fornirle. Spesso il cliente non lo capisce e non lo vuole intendere e pretende che una sola figura sviluppi tutto lo sporco lavoro. Capito?
Fatta questa breve differenza parleremo ora del fai da te SEO.
Come sviluppare la struttura del sito: SEO on Page fai da te?
La struttura detta anche architettura del sito è rappresentata dalla distribuzione ad albero dei contenuti.
Questa organizzazione delle varie categorie e voci dovrà essere fatta ad hoc. È la struttura di un sito che informerà Google degli argomenti trattati nelle pagine web. Quindi prenditi un po’ di tempo e nel brainstorming iniziale concepiscine una chiara e intuitiva per il lettore.
Altra organizzazione molto utilizzata per distribuire un sito è la struttura a silos. Se con l’albero vedrai le diverse diramazioni e categorie del sito, qui i contenuti verranno distribuiti in “sezioni separate”.
Per esempio se devi realizzare un sito di fitness non inserirai gli esercizi del riscaldamento, il sollevamento pesi e lo stretching finale tutto insieme. Dovrai invece realizzare, o far realizzare, tre sezioni separate in modo da avere tutti i contenuti divisi.
Quindi ogni sezione dovrà avere una nomenclatura chiara in modo che il sito sia facilmente navigabile (o “usabile”) per gli utenti. Già in questa fase dovrai usare le keywords principali che avrai precedentemente scelto. Organizzerai la struttura sempre in modo aiutare il posizionamento.
Per avere ancora più chiaro come organizzare la struttura del sito ecco un approfondimento della SEO Tatiana Schirinzi. Vi consiglio anche il suo testo “La SEO rende felici” edito in e-book da Zandegù in cui apprenderete molto ma molto altro oltre alla SEO on page.
Tornando sempre all’esempio del sito di fitness, non è corretto assegnare alle sezioni nomi come “le kettlebell” o “allenamento” ma ad esempio “allenarsi con le kettlebell” è più opportuno.
Inoltre ricordarti sempre di tenere conto dell’usabilità (facilità di utilizzo): l’utente deve raggiungere il suo intento di ricerca in tre clic massimi. Vi capita mai di trovarvi a gironzolare su siti e dopo poco di abbandonarli perché non trovate quello che cercate? Ormai abbiamo poca pazienza e in un attimo l’opportunità di conversione si trasforma in un fallimento SEO. Bisogna strutturare bene e con semplicità il nostro sito.
Mi è capitato spesso di realizzare schede e-commerce SEO oriented e poi verificare che il sito in cui venivano collocate era confuso, faticoso. Questo è un lavoro inutile. Il cliente ha poca pazienza con le cose che funzionano maluccio. Eh già.
La SEO è un gioco di squadra tra contenuto e contenitore, tra copy e SEO specialist. Ma non termina con il clic del potenziale cliente.
Se puta caso siete stati così bravi a portarlo sulla pagina di servizio ma il testo o le immagini non sono tra le migliori e il tasto acquista è nullo. Puff carrello abbandonato. Una pagina sciatta è sinonimo di prodotto scadente.
La struttura degli URL SEO
Un url è un insieme parole o caratteri che compongono l’indirizzo di una pagina web.
Realizza sempre il tuo sito utilizzando il concetto degli URL PARLANTI. Il primo passo per una buona SEO on page è questo. I link devono essere cioè leggibili e comprensibili per tutti gli utenti e per GOOGLE.
Consiglio inoltre di inserire negli URL, alcune delle parole chiavi (e sinonimi) con cui hai scelto di posizionare il tuo sito web. Senza esagerare.
URL
SBAGLIATO:
http://www.emanuelemassarotti.it/products.aspx?lang=it&cat=13&prod=3
URL
GIUSTO:https://www.emanuelemassarotti.com/store/p6/personaltraineronline.html
Meta tag title e metadescription SEO
L’ aspetto tra i più importanti per l’ottimizzazione SEO on page riguarda il meta tag title: praticamente la riga di testo che ti compare in blu nei risultati di ricerca Google oppure nella tua barra in alto di qualsiasi browser utilizzato.
È basilare che nel title sia quindi presente la parola chiave principale per la quale vorresti essere trovato. Ricorda che:
- Basilare è la prominenza. Meglio inserire la parola chiave sempre all’inizio del Title, questo perché le prime parole sono considerate sempre più importanti da zio Google.
- Non superare mai i 70 caratteri per la description questo per evitare di essere tagliato da Google ed essere penalizzato dalla SEARCH. Sai che i title molto lunghi, con troppe parole chiave hanno poca forza? Ergo, non esagerare rischi la mancata lettura per penalizzazione.
- Inserisci nel title solo una parola chiave scegliendo quella che fa riferimento al reale contenuto della pagina.
Ci sono poi degli ERRORI SEO che si compiono spesso:
- Title non ottimizzati: quando si inseriscono come title la parola generica Home. Perdi visibilità perché non comunichi che cosa fai.
- Title Duplicati: mai utilizzare lo stesso title per le diverse sezioni del tuo sito.
La meta description è la parte di testo che compare sotto il title che abbiamo visto poc’anzi quando svolgi una ricerca su Google. Questo elemento è meno importante rispetto al title dal punto di vista SEO ma è anche quello che spinge a cliccare gli utenti.
Devi descrivere cosa fai o cosa è presente in quella pagina. Stringato e deciso. Sai che è una delle parti meno curate da chi realizza un sito fai da te?
Come realizzare una buona meta description?
- Non superare mai la lunghezza di 150 caratteri, se sfori Google taglia il testo che hai inserito aggiungendo dei puntini (orribili!)
- Inserisci sempre la parola chiave principale.
- Evita di duplicare le tue metadescription. Ogni pagina dovrà avere una racconto personalizzato. Sai che l’assenza di contenuti o duplicazione viene valutata negativamente da Google? Pensaci bene prima di fare copia e incolla.
Come ottimizzare un Header: SEO on page fai da te
Un altro importante parametro per l’ottimizzazione SEO di una pagina web è rappresentato dall”ottimizzazione deggli header ovvero H1, H2, H3 e così via. Qui entra in gioco la bravura del SEO copywriter.
Il contenuto di una pagina (che sia un sito vetrina o un articolo blog) per essere perfettamente ottimizzato e leggibile dovrà essere diviso in paragrafi, con titoli e sottotitoli.
Se nei primi siti la scrittura era connessa alla conoscenza l’html per inserire i Tag ad oggi grazie a piattaforme sempre più intuitive è facile inserire le suddivisioni del testo.
Su WordPress ad esempio potrai applicare queste best practice e fare SEO fai da te solo dovrai solo scegliendo dal menu a tendina i codici tag headers.
Come ottimizzare gli header nella pratica?
Ovvio il Tag H1 sarà per il titolo principale, quello H2 per i paragrafi rilevanti, H3 per sottotitoli e così via. Anche lì, molte le scuole di pensiero sulla scelta del tag giusto tra i copywriter, ma non credo sia il caso di trattenerti oltre.
Quindi se ti sei costruito un sito con WordPress devi cliccare sul menù a tendina (come nell’ immagine) e selezioni il tag di cui hai bisogno.
Non usi WordPress? Basta inserire nell’embed code: <h1> Titolo </h1>
<h2> Titolo paragrafo </h2> e così via…
Ecco un approfondimento sui SEO Tag di Riccardo Esposito a tal proposito.
Costruire struttura SEO con link interni
I link interni sono uno strumento importante per ottimizzare il sito. I contenuti web sono ipertesti che si stratificano con leggiadria, sono un regalo per il lettore dice sempre Luisa Carrada.
Se in una pagina parli di servizi in generale è utile poi linkare altri contenuti presenti nel sito e più specifici per a posizionare le pagine da spingere e gli utenti a navigare.
Per esempio se hai un sito di ricette dove parli dei “primi piatti vegani” potresti inserire link interni che rimandano alla pagina dove dai consigli su dove comperare certi prodotti o quella dove spieghi come restare in forma con la cucina VEG.
TAG Alt immagini e site map per la SEO: come si inseriscono?
Un parametro importante (e sempre trascurato!) è l’inserimento della keyword
nell’ TAG ALT delle immagini.
Sarà il “testo alternativo” dell’immagine, che porterà una discreta fonte di traffico da Google e Pinterest.
Io consiglio di utilizzare: la parola chiave principale per le immagini che ritieni più importanti e le keyword correlate per le immagini secondarie.
Hai inserito la Site Map? La Site Map è la mappa del tuo sito: un file in formato XML che conterrà l’elenco delle pagine e delle categorie del sito. Saranno indicate le eventuali indicazioni a proposito della priorità e della periodicità d’indicizzazione che i motori di ricerca devono eseguire.
Questo file viene inviato a Google per informarlo delle pagine che compongono il nostro sito e l’eventuale inserimento di nuovi contenuti.
Come si realizza una SITEMAP step by step:
- Ecco un tool velocissimo di generazione: https://www.seoutility.com/tools/google-sitemap-generator/
- Oppure utilizzare un plug-in di google semplice semplice che ti risolverà la vita con un clic.
- Dove la collochi? Nel footer del sito poi la invii la SITEMAP anche a Google cliccando qui.
- Deve dunque essere sempre presente nel tuo sito e archiviata per bene.
SEO Copywriting: come può aiutarti?
L’ultimo punto riguarda il contenuto della pagina e le parole chiave che questo deve contenere.
Per i non addetti ai lavori: non si scrive tanto per riempire un sito e si pretende che la SEO faccia miracoli. Dovrai individuare gli intenti di ricerca (ottimo il post di Ilario Gobbi sulla questione) e utilizzare le keyword long tail con maestria. Dove inserire le parole chiave lo hai visto in precedenza.
Per quanto riguarda la scelta delle parole chiave, dato che non sei un copy o un SEO specialist, ti consiglio di partire dal problema che risolvi al tuo cliente e arrivare alla parola chiave.
Concentrati su una sola parola chiave principale, inserendo poi quelle correlate di seguito, quando avrai preso confidenza con la scrittura web.
–> Ti consiglio i 4 video gratuiti sul Posizionamento motori di ricerca di Marco Ronco.
Se non vuoi scendere nel tecnico segui il mio corso in cui spiego passo passo cosa fare per individuare Keyword.
Per Google la semantica è un aspetto molto importante, quindi ti consiglio di:
- Scrivere contenuti di qualità per il tuo sito e che superino le 300 parole per pagina.
- Scrivere dando risposte reali a chi ti legge.
- Non abusare delle parole chiave facendo Keyword stuffing, sarai penalizzato da Google.
- Usa anche sinonimi che siano correlati alla parola chiave principale.
- Non plagiare e se non ne sei convinto controlla il tuo testo su tool come plagiarisma.net/
- Infine, per verificare la situazione generale puoi utilizzare http://Woorank.com/ e scansionare lo stato di salute del tuo sito.
Quindi il SEO Copywriter con i suoi servizi potrà aiutarti nella narrazione oculata del tuo progetto, ottimizzando i testi e realizzando dei piani editoriali che rendano completa l’esperienza del lettore.
Se non sai come eseguire l’ottimizzazione della tua home page ti posso aiutare io e puoi dire ciao alla SEO fai da te.
Ti avviso che per creare una strategia di vendita molto ampia, ad esempio per un e-commerce, avrai bisogno di uno specialista SEO.Il copy applica alcune conoscenze SEO nella fase di ricerca e scrittura per il web. Tiene presente la visione d’insieme, le domande e i bisogni del tuo lettore tipico ma non può lavorare da solo.