In questi giorni di gennaio mi sono trovata letteralmente sommersa, da parte dei miei clienti disperati per la SOLITA questione COVID, da un’unica domanda: meglio pubblicizzarsi su Google Ads o Facebook ads? Che interrogativi, penseranno gli addetti al settore, ragazzi vi svelo un segreto: non tutti mangiano pane e Zuckerberg a colazione.
Ma torniamo seri. Quando mi ritrovo a fare una strategia, o quando arrivate con la testa piena di informazioni reperite qua e là, è molto difficile farvi capire una cosa: si tratta di due sistemi che rispondono a logiche totalmente diverse e senza un minimo di studio degli strumenti difficile che si arrivi ai risultati sperati. Vediamo insieme le differenze basilari tra le campagne Google Ads e Facebook Ads e come districarti nella scelta della sponsorizzata perfetta per il tuo biz.
Come funziona Google Ads?
Partiamo con il presupposto che Google Ads è basato su un sistema di parole chiave.
Sfrutta cioè la logica del motore di ricerca più potente dell’universo. Vuoi vendere un paio di scarpe? Se alla zia Pina occorreranno delle scarpe ortopediche, digiterà nella barra ciò che cerca: “SCARPE ORTOPEDICHE.”
Se tu sei stato bravo a realizzare una sponsorizzata con quella keyword, e farai atterrare la zia su un sito funzionale e ammiccante, il gioco sarà fatto.
Brava zia Pina! Il suo è già un intrinseco desiderio di acquisto, un desiderio, una domanda consapevole mista alla voglia di ricercare delle info maggiori come il prezzo e la qualità della merce.
Nella parte superiore dello schermo Zia Pina vedrà comparire degli annunci sponsorizzati. L’azienda più brava con la SEO (e con più fattore C.) apparirà subito dopo lo spazio sponsorizzato.
Questa ricerca diretta è invece estranea al sistema di Facebook Ads. L’algoritmo interno Facebook non saprà magari che cerchi le scarpe ortopediche in quel momento, sarà l’azienda che hai cliccato su Google a fare un re-targeting e riacciuffarti.
Tuttavia i dati che ha a disposizione FB su di te sono pazzeschi e prima o poi ti proporrà qualcosa di simile. Il social sa quanti anni hai, quanto tempo ti soffermi su alcuni post e non su altri, se sei sposato e se ami fare acquisti online o da desktop. Inquietante lo so.
Se tu titolare dell’azienda conosci bene il tuo potenziale acquirente, la tua buyer persona: sesso, età, interessi, hobby potrai centrare l’obiettivo in modo molto accurato mediante le campagne FB. In questo caso posso già anticiparti che sono più economiche e semplici di quelle da progettare su Google.
È infatti ancora più complesso, per un non addetto al settore, individuare le famose keyword e capire come vendere su Google Ads.
In una campagna Facebook Ads al massimo, se vuoi iniziare a sperimentare, si può andare a colpire la fetta di fans che già seguono l’azienda con un’offerta ad hoc o creare un pubblico simile al vostro (fb offre questa possibilità) con cui interagire. A differenza di qualche tempo fa, oggi Fb ti aiuta nel percorso delle sponsorizzate in modo più chiaro e intuitivo.
Google Ads vs Facebook Ads: da cosa dipendono i costi?
Adesso che hai capito come funziona Google Ads, e sai che è più costoso e impegnativo strutturare la ricerca, sappi però che chi è portato a digitare nella sua barra è anche più propenso all’acquisto rispetto a chi guarda un feed distratto su FB.
Su Google esistono diverse tipologie di sponsorizzazioni: banner grafici, promozione video su Youtube, campagne display, campagne su specifici siti web che sceglierai tu. Tutte queste opzioni, hanno un costo diverso che non sto ad elencare. Ma il colosso oggi fornisce una vasta gamma di strumenti per studiare la tematica prima di addentrarsi nelle sponsorizzazioni. Puoi trovare qui la guida alle Google Ads.
Resta sul podio vincitore indiscusso delle pubblicità online l’annuncio testuale. Lì il lavoro di uno specialista in Ads e un copywriter sono fondamentali. Questo perché ci sono solo pochi caratteri, devi essere persuasivo e invogliare a cliccare sulla landing page. Non hai molto budget? Aiutati con i video di Youtube messi a disposizione direttamente da Google per individuare le migliori parole chiave per il tuo settore.
Ritornando ai costi Google Ads possiamo dire che questi dipendono da molteplici fattori, primo tra tutti la scelta delle parole chiave. Non tutti sanno che ogni keyword ha un volume di ricerca e un costo, ed è importante saper individuare le parole con il miglior rapporto tra volume, i costi e la concorrenza tra inserzionisti.
Vi è poi da comprendere il meccanismo del PayPerClick: si paga solamente quando un annuncio è cliccato, non quando questi compare. In pratica pagherai sul risultato stabilito, come il clic sul sito. Starà poi a te saper convertire quel clic in un acquisto.
È quindi importante una pagina di atterraggio curata, responsive, che risponda a tutte le domande dell’utente, che non confonda il potenziale acquirente.
La logica delle campagne Fb è in sostanza all’opposto: i costi saranno scelti da te in partenza e ripartiti a seconda dei parametri che avrai impostato. Potresti individuare una nicchia validissima e spendere anche solo 50 euro mensili ottenendo ottimi risultati.
Il mio consiglio, se sei alle prime armi, è di investire piccole cifre ogni mese e fare dei test per le campagne e sui post più importanti. Studiare i dati non sponsorizzare a caso.
Ricordati che più scegli un pubblico ampio (FB ti consente di fare ciò che vuoi) e minore, anzi quasi nulla, sarà la possibilità di intercettare il tuo vero acquirente. Sarà come sparare nel mucchio.
Per approfondire l’abc e comprendere come creare una FB Ads leggi questo.
Quando fare campagne Google Ads e Facebook Ads?
Una delle domande che più ci poniamo è “Quando fare campagne Ads o Facebook?” Mi spiace ma non c’è mai un sistema che funzioni per tutti e sempre. Occorre riflettere un po’su quale sia l’esigenza del tuo brand. Alcune aziende con Facebook convertono benissimo, per altre è molto più efficiente lavorare usando keyword specifiche su Google. La scelta dipenderà anche dal settore, prodotto o servizio che vendi: se si tratta di artigianato di lusso, mangime per cavalli, valvole oleodinamiche Google è la scelta più consona: sarai trovato dalla tua nicchia senza particolari problemi.
Se vuoi ispirare il tuo potenziale acquirente proponendogli qualcosa che non sa ancora di voler possedere, un come party planner a domicilio, Facebookfarà al caso tuo intercettandolo e incuriosendolo con il tuo annuncio nel feed.
Dovete quindi partire da una analisi del vostro cliente.
Il prodotto-servizio che cerca è legato ad una domanda consapevole? Secondo te va diretto e digita su Google quello che gli produci? Ricordati, inoltre, che le inserzioni di Facebook sono più efficaci tanto avrai chiaro in mente il risultato da raggiungere. Fb propone delle macro aree: gli obiettivi ti aiutano a capire cosa vuoi ottenere dalle tue campagne o persino dalle singole inserzioni. Saranno il primo elemento che selezionerai quando inizierai nel pannello gestione inserzioni.
Questo post è stato aggiornato il 1 febbraio 2022