Di cosa parleremo
Oggi parleremo di personal branding: come realizzarlo e perché è fondamentale per il tuo business. Senza valorizzare i tuoi punti di forza e le vere tue capacità non potrai mai comprendere davvero qual è il target a cui ti rivolgi e quale problema risolvi.
Se quando si parla di brand ti vengono in mente soprattutto i colossi come Mcdonald o Nike, con il termine personal branding siamo su tutt’altro pianeta. É quello che deve attuare il professionista per far crescere la sua immagine e il suo business.
Non puoi avere una grande idea e poi non curare l’immagine e la narrazione di te. Nel personal branding (lo dice la parola stessa) si narra sì delle peculiarità del tuo Biz ma anche delle caratteristiche uniche del suo ideatore.
Eh sì, c’è tanto di te.
Vediamo come ottenere il meglio dalla tua immagine web.
Personal branding: da dove iniziare per svilupparlo
Come ogni attività che si rispetti la prima cosa da tenere sempre a mente (anzi io ti consiglierei proprio di annotare) è la tua motivazione.
Chiediti perché hai scelto di sviluppare il tuo brand sia a livello pratico sia livello spirituale.
Mi spiego meglio portandoti il mio esempio diretto.
Ho scelto di sviluppare il progetto lawebcontent perché avevo notato, nonostante una miriade di servizi offerti sul web, che spesso i testi dei siti di professionisti e amiche con grande potenziale erano: noiosi, tecnici e senza personalità.
Un testo senza identità, ricco di tecnicismi è ovvio che venda poco e determini delle visite inesistenti o delle fughe veloci a causa di letture troppo faticose.
Ecco io sono partita da lì: aiutare i professionisti a raccontarsi in modo concreto, unico e che piaccia a Google.
La mia spinta spirituale è fondata innanzitutto sulla vena creativa che ho finalmente deciso di seguire. Il tutto condito dalla passione atavica per la scrittura e l’attitudine di studiare e mettersi alla prova continuamente. E cosa non trascurabile: non sono fatta per avere capi che ti considerino solo un numero. Voglio essere una freelance sino al midollo.
L’aver individuato il mio target ideale, e avendo sempre fisso nella mente la mia motivazione spirituale, ha fatto sì che nel lavoro facessi finalmente centro. Quando mi sento abbattuta e stanca penso a cosa mi ha spinto a fare il salto da libera professionista e ritorno più forte che mai alla tastiera.
I primi 5 passi per sviluppare il tuo personal Branding:
- Individuare il tuo cliente ideale attraverso la soluzione al problema.
- Proporre servizi che risolvano il problema in modo del tutto personale.
- Mai dimenticare la Vision (la personalità, la spiritualità, la tua vena creativa, il perché ti sei lanciato).
- Scava a fondo tra le tue qualità e collegale ai servizi o prodotti che vorresti proporre. Sarà più facile per te lavorare attingendo dai tuoi punti di forza e al contempo apparirai più autentico agli occhi del cliente.
- Diciamocelo onestamente: se non sai perché fai quello che fai il tuo è poco più di un hobby. Non potrai sicuramente ispirare fiducia nel prossimo se non hai idee chiare sul tuo Biz, lui ti dovrà affidare i suoi soldini e il suo problema.
Personal Branding e Mission
Sia all’interno della tua about page (chi siamo del tuo sito personale/aziendale) che nelle tue brevi biografie introduttive sui social (fb, Ig, LinkedIn) devi narrarti e venderti con cura.
Hai bisogno di una mission autentica, comprensibile, facile da ricordare perché fuori dalle righe. Se sei un ingegnere o un oncologo magari evitiamo troppo brio nella narrazione, ma se svolgi una professione web o creativa, se hai creato un fantastico prodotto e servizio innovativo puoi permetterti di osare per farti ricordare.
Primo passo per individuare la mission è far uscire fuori la tua personalità senza forzature. I tuoi prodotti o servizi dovranno esser raccontati senza fronzoli evitando l’omologazione di categoria. Un esempio: Sei un personal trainer?
Al bando “professionista del benessere a 360°” meglio la proposta diIn Forma con Fede o dell’Estetista Cinica che su Instagram hanno fatto scuola quanto a personalità e servizi disegnati ad hoc per le donne esaurite come me.
Nella mission dovrà venire fuori la tua personalità e la tua visione positiva delle cose in cui gli altri si potranno riconoscere con svariate sfumature.
Adesso corri a guardare i tuoi social professionali e il tuo sito (perché ne hai uno vero?) e valuta in modo realistico se rispecchiano i tuoi prodotti, te stesso e l’idea che avevi all’inizio.
A volte presi da una miriade di informazioni lette qua e là sul web, e dai consigli di chiunque ci si perde un po’ e si finisce per omologarsi nella narrazione del sé.
No, tieni sempre chiaro perché ti sei messo in proprio e come il tuo servizio potrà cambiare le cose. Può anche capitare che il tuo sito e la tua about me page non ti rispecchino più, ma è normale ci si evolve.
In un anno puoi aver capito quali prodotti funzionano di più e ti fanno guadagnare, quali ti stressano troppo a parità di tempo speso e quali puoi migliorare. Ecco è ora di fare pulizia e far evolvere anche il tuo sito e i tuoi canali verso tutto ciò che hai appreso guardano con più attenzione le cose.
Pesonal branding e Naming
Il passo successivo è individuare il nome della tua attività.
Non cedere agli inglesismi a meno che non siano chiari e ormai usuali (es. lawebcontent). Oltre al nome avrai bisogno di un sottotitolo che spieghi ancora più chiaramente cosa fai.
Il nome e il sottotitolo che segue devono essere comprensibili e facili da memorizzare non solo da tuo target specifico ma da tutti. Più sarai noto e più ispirerai fiducia sulla fetta che realmente ti interessa.
Il nome del tuo piccolo brand non dovrà superare le due massimo tre parole.
Dovrà essere evocativo di quello di cui ti occupi e che venderai. Chiaro, piacevole e convincente.
Spesso si comprano delle idee, delle sensazioni piacevoli più che dei prodotti.
Il tuo nome sarà il punto di partenza del tuo marketing (social, sito, biglietti da visita, logo) ma un marketing col cuore, immediato e completo.
Dopo aver curato tutti questi punti avrai di certo più consapevolezza della tua forza e della tua direzione. Lavorare sul personal branding è complesso ma proficuo. Ti migliora nel business e nella vita personale.
Ecco la check list riassuntiva per il tuo personal branding:
- Individua la tua visione e missione aziendale
- Definisci il tuo cliente ideale
- Lavora con un designer al tuo primo logo
- Individua Palette (Paletton.com) e Font (Google font è fantastico) per il tuo brand.
- Scegli i social media su cui vorrai presidiare. Non tutti!
- Utilizza per il sito web, le grafiche social, le grafiche offline (biglietti da visita, carta da regalo, adesivi etc) lo stesso stile grafico. Posso darti una mano io se vuoi con il mio servizio siti WP per freelance.
Libri e idee sul branding da leggiucchiare sotto l’ombrellone!
Ti suggerisco dei testi che dovrai assolutamente leggere questa estate così da partire super carico a settembre:
Fai di te stesso un brand. Personal branding e reputazione online di R.Scandellari
Tutto fa branding di G.Gottini + il suo meraviglioso blog e newsletter
Di cosa scriviamo quando scriviamo per lavoro: Come raccontare prodotti e servizi di A. Anelli
La SEO rende Felici di Tatiana Schirinzi
Lavoro Web: Costruisci il tuo sito per crearti opportunità di lavoro di F.De Nobili
Il blog e le newsletter di Giada Carta con i suoi molteplici percorsi gratuiti per il potenziamento dei business ma con l’anima.
Il blog e ig page di Roberta Alchimista.
Scrivere contenuti perfetti il mio ebook scaricabile gratuitamente.
Infografica sul personal branding di Sestyle.it
Mi raccomando però lasciate spazio allo svago e fate una sana digital detox. Solo creando vuoto dentro noi stessi possono arrivare nuove idee.
Se vuoi che ti dia una mano con la definizione della tua mission, vision, naming scrivimi o visita la pagina del miei servizi per freelance.
Tags: Brand imagePiccoli business